Il bilancio delle vittime a Gaza ha superato i 40.000. Papa Francesco lancia un appello urgente per porre fine al conflitto e rilanciare il dialogo diplomatico.
Il numero delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza ha superato i 40.000 dall’inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. In questo drammatico contesto, Papa Francesco ha lanciato un appello accorato durante l’Angelus di Ferragosto, chiedendo con forza la cessazione delle ostilità e invitando a percorrere la via del negoziato per porre fine alla guerra. Le sue parole, pronunciate dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, hanno sollecitato uno sforzo comune per evitare l’espansione del conflitto e garantire un immediato cessate il fuoco.
Papa Francesco: “La guerra è una sconfitta”
Nel suo appello, Papa Francesco ha sottolineato che “la guerra è una sconfitta” e ha esortato a non dimenticare le sofferenze delle popolazioni colpite in tutto il mondo. Il Pontefice ha dedicato una preghiera speciale a Maria Regina della Pace, chiedendo la sua intercessione per le persone in difficoltà in Medio Oriente, Ucraina, Sudan e Myanmar. Con un messaggio di speranza e solidarietà, Papa Francesco ha invitato le nazioni a unirsi per fermare la violenza e promuovere il dialogo e la pace: “Incoraggio tutti a compiere ogni sforzo perché il conflitto non si allarghi e a percorrere le vie del negoziato, affinché questa tragedia finisca presto. La guerra è una sconfitta”.
Il bilancio delle vittime e la situazione a Gaza
Secondo l’annuncio del ministero della Salute della Striscia di Gaza, il numero delle vittime palestinesi ha raggiunto oggi i 40.005, con l’aggiunta di 40 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. Questo tragico aggiornamento si accompagna a una stima di oltre 92.000 feriti e a una situazione umanitaria drammatica, con oltre l’85% della popolazione costretta ad abbandonare le proprie abitazioni a causa dei bombardamenti e delle distruzioni. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, mentre gli sforzi per un cessate il fuoco restano privi di concrete soluzioni.